Io sono pagano
e adoro gli dei pagani,
ma vivo nel presente
e sogno di tornare nell’antichità
per rivalutare la paganità.
Minerva, dammi dei Minerva.
Giove, giovami.
Saturno, sai quando verrà il mio turno?
Vieni a prendermi stasera con la tua biga blu.
Vieni a prendermi; partiamo e non torniamo più.
Marte, ti faccio un gioco, ripeti:
mazzo di carte carte di mazzo,
mazzo di carte carte di mazzo,
mazzo di carte carte di mazzo,
mazzo di carte carte di mazzo,
cazzo di Mart... merda, ho detto cazzo di Marte.
Apollo, tuo figlio lo stimo molto
per quel suo modo di fare le palle.
Guarda, tutti i pesci
son venuti a galla per vedere questa novità:
pollo fatto a palle da un Apelle dell’antichità.
Ho provato col buddismo,
ma purtroppo dal buddismo c’era fila
(è di moda).
Ho provato Scientology di Ron Hubbard,
ma non mi garba,
e je canto questa melodia latina.
Dee, datemi delle idee.
Dei, mayday.
Idoli, datemi degli stimoli
perché non ne ho più.
Ecco quegli stimoli che tu ci chiedevi.
Tu, che lamentavi un buco nel culto,
ricevi in omaggio un rarissimo bootleg
di Cesare che ti insegna a costruire un ponte.
RATIONEM PONTIS HANC INSTITVIT
TIGNA BINA SESQVIPEDALIA
PAVLVM AB IMO PRÆACUTA DIMENSA
AD ALTITVDINEM FLVMINIS INTERVALLO
PEDVM DVORVM INTER SE IVNGEBAT
Grazie, Giulio, di questa dritta per il ponte:
mi precipito a costruirne uno qui di fronte,
per unire sponde prima d’oggi irraggiungibili
(come sullo stretto di Messina).
Approfitto del condono di Pompeo,
poi lo appalto all’amico Caio Voluseno
per realizzare un sogno tipo quello di Fonopoli.
Io sono Pagani.